Epiro, Grecia.

 

Atterrati all’ Aeroporto di Corfù Town ci siamo subito diretti a ritirare la macchina.
Impossibile perdersi! Appena usciti dal Gate vedrete le postazioni con gli addetti al noleggio auto. Inoltre la macchina si raggiunge a piedi perché tutti i veicoli si trovano in un parcheggio a ridosso dell’ aeroporto.
Consiglio: fotografate la macchina prima di partire e il contratto di noleggio…non si sa mai!!
Partiamo alla volta del Porto di Corfù Town per prendere il traghetto. Uscendo dall’aeroporto la direzione è ben segnalata, in città si rischia un momento di smarrimento senza navigatore ma niente che Google Maps non possa risolvere.
Arrivati al traghetto facciamo il biglietto e si parte. Il biglietto è la somma della quota auto più la quota per persone fisiche moltiplicate per il numero di persone….A prova di fraintendimenti si lasciano li tra i 60 e i 70 euro per due persone+ auto.
Attraccati a Igoumenitsa, partiamo alla volta di Ioannina.
Abbiamo pernottato in un Hotel molto bello con vista sul Lago Pamyotis e sulla Città di Ioannina. Il padrone dell’ hotel è un personaggio molto simpatico che scherza con la politica ma riesce a creare un ambiente molto disteso. Mentre prende un po’ in giro greci, tedeschi, italiani e chi più ne ha più ne metta, ti offre le leccornie locali. All’arrivo ci ha offerto un dolce di gelatina tipico e una bevanda locale che sembrava grappa ma che viene chiamata Cyprus (siprus).
L’Hotel si chiama Mir Boutique e si trova a Ligiades, Ioannina. Consigliato!

La tomba di Alì Pascìa e sullo sfondo la moschea

Nella città di Giannina o Ioannina si trova il Lago Pamvotis , e nel mezzo di questo si trova un’isoletta chiamata To Nisì ricca di monasteri nonchè di siti storici. Proprio in quest’isola, nel 1882 gli ottomani uccisero Alì Pascià, detto anche il “leone di Ioannina”, un sanguinario condottiero di origine albanese che si era approfittato della debolezza dell’impero ottomano per conquistare Ioannina e costruire il suo feudo personale.  L’acceso all’isola è semplice basta raggiungere il porto dei traghetti. Non abbiamo visitato l’isola, dall’hotel ci siamo diretti  nella zona detta “Kastro o  Its Kale” ossia la cittadella costruita in epoca bizantina  ( nel periodo chiamato del Nuovo Apogeo, che interessa anche le crociate ), poi conquistata dagli ottomani e infine da Alì Pascià.  Nel 1912-13 durante le guerre balcaniche  Ioannina viene liberata dai greci  e con lo scambio di popolazioni avvenuti con  paesi confinanti, la Grecia allontanò i popoli mussulmani.

Il Kastro la rappresentazione fisica di tutta la storia della città poichè racchiude in sè elementi bizantini, elementi ottomani e la tomba di Alì Pascià. Tutto intorno a questo quartiere si trova un nugolo di vie in stile balcanico che ricordano alla lontana quelle delle città bosniache, dove potete rifocillarvi o comprare qualche souvenir.

Lasciata la città di Ioannina partiamo alla volta di Konitsa. Per arrivare a Konitsa bisogna attraversare tutta la zona detta Zagorohòria e il Parco Nazionale di Vikos Aoos .

Fotografi di tutto il mondo unitevi!!! A parte gli scherzi , abbiamo potuto ammirare alcuni dei panorami più belli della nostra vacanza.

La nostra Lonely Planet  dice che questa è una delle zone più ricche, anche in virtù del fatto che durante l’impero ottomano la popolazione usufruiva di una maggiore autonomia in cambio del controllo dei valichi di montagna. Tuttavia da qui in poi se abbandonate le strade principali cominciano ad esserci delle strade dissestate per cause contingenti ( niente di grave ma bisogna andare piano e occhio a come programmate il navigatore!).

Lungo la strada per Konitsa ci siamo fermati a visitare il villaggio di Monodendri,  la Gola di Vikos e le piscine naturali di  Pàpingo.

Il villaggio di Monodendri è, si puo’ dire, a vocazione principalmente turistica ma molto carino, permette di visitare il Monastero chiamato Moni Agia Paraskevi, da cui si ha un assaggio di quella che è la maestosità della Gola di Vikos. E’ da qui che comincia il canyon lungo 12 km e profondo 900 metri.

Le piscine naturali di Papingo nei pressi del fiume Rogovo sono lungo la strada e non richiede molto tempo farci un giro. Non abbiamo visitato i due vilaggi in pietra Megalo Papingo e Mikro Papingo perchè eravamo stretti con i tempi.

Konitsa

Da questo paese partono una serie di sentieri bellissimi che si trovano nel Parco Nazionale di Vikos Aoos  . Tutelato dall’Unesco,  il Geoparco di Vikos e Aoos  fa parte della catena montuosa del Pindus.  All’entrata del parco è possibile ammirare il Ponte di Konitsa, costruito nel 1870 .

Noi abbiamo pernottato al Gefiry Hotel, bellissimo e vicino al ponte che è possibile raggiungere anche a piedi.

A 20 metri dall’ hotel, c’è una trattoria , frequentata da persone del paese (tra i clienti solo uomini che fumavano come camini e giocavano backgammon …c’era pure il prete rigorosamente ortodosso).  Una signora gentile, che non spiccica una parola di inglese ma che si fa capire, vi porterà da mangiare ….super! Specialità greche ovviamente ma squisite per qualità! Da provare

Arta

Abbiamo visitato Arta dopo Kalambaka e non ci è sembrata la città romantica che descriveva la guida, forse perchè il Ponte Vecchio era in ristrutturazione  Sono visibili le rovine dell’ antica Ambracia fondata nel 625 a.C.  e i resti del Tempio di Apollo.

Personalmente mi hanno colpito di più i dintorni di Arta che ho potuto vedere solo velocemente dall’ auto percorrendo il nuovo tratto di autostrada che va verso Messolongi, dove si trova il ponte che unisce il continente e il Peloponneso . Per la precisione il Parco nazionale delle zone umide di Amvrakiko   è una zona imperdibile per tutti gli appassionati di natura,  birdwatching o fotografia naturalistica.

Con il senno di poi!  Più tempo! Visitare Giannina, Zagorohoria e Konitsa, senza programmare escursioni di trakking merita almeno 3/ 4 giorni  secondo me. Dedicandogli questo tempo potrete visitare tutto, anche quello che non sono riuscita a visitare io.

Per chi cerca occasioni per fare fotografie …quelle non mancano! e’ veramente una regione spettacolare.

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