Bosnia Erzagovina

 

Breve itinerario nel paese a “forma di Cuore!”

Qualche anno fa sono stata in Bosnia Erzegovina. Non ho visitato tutto il paese ma solo alcune città (ahimè, non ho fatto io l’itinerario): Mostar, Srebrenica e Sarajevo.

Nei pressi di Srebrenica

Ho intrapreso questo viaggio delle memoria ed è stato molto interessante. Si vedono ancora i segni della guerra ma si nota anche la forza d’animo delle persone che si danno da fare continuando a lavorare e a ricostruire.  Per esempio, lo stabilimento dove confezionano le marmellate di Bratunac, diventate simbolo della rinascita dell’economia locale, che in Italia vengono vendute alla Coop; o semplicemente donne di campagna  che si organizzano per fare accoglienza turistica  a casa loro, per guadagnare,  cucinando manicaretti locali e per stare in compagnia.

Autostrada “nuova” in Croazia

Arrivare in Bosnia Erzegovina. Se si viaggia in bus bisogna fare riferimento alle capitali dei paesi limitrofi o alle grandi città. Per esempio la stazione degli autobus di Trieste, è il punto di riferimento per le partenze dall’ Italia; da qui si puo’ arrivare a Zagabria in Croazia e da Zagabria si può scegliere se prendere il treno o il bus per Sarajevo. Un buon sito per chi viaggia in autobus è https://www.busradar.it/.

Tuttavia, il mezzo più comodo per raggiungere questo paese è sicuramente l’automobile.
Se viaggiate con il vostro mezzo date un occhiata al sito Viaggiare Sicuri per le dotazioni obbligatorie.
In Slovenia l’autostrada  è scorrevole, bisogna acquistare una vignetta  prima di entrare in Slovenia ( chiedete all’ autogrill di Duino (Ts), loro sapranno darvi delle indicazioni); mentre in Croazia è modernissima  e arrivare fino al confine è molto comodo. Nelle autostrade croate il pedaggio si paga lungo il percorso, quando si incontrano le stazioni. In Bosnia Erzegovina le strade non sono il massimo, i chilometri percorribili in autostrada sono pochi e i siti governativi, sia quello italiano sia quelli di altri paesi europei, consigliano prudenza sia nella risoluzione di eventuali controversie tra automobilisti, sia durante i percorsi su strade secondarie (strade da percorrere rigorosamente di giorno). Viaggiare Sicuri.

Croazia_ Vista da stazione di servizio

Un’alternativa al viaggio in bus e all’automobile è ovviamente il viaggio in aereo( alcune compagnie low cost servono la tratta ma solo dalle grandi città)e il viaggio con il traghetto fino a Spalato (partenza da Ancona solitamente o Pesaro). Per muoversi nel paese bisogna utilizzare l’autobus o noleggiare un’automobile.

 

N.B. Prima di intraprendere questo viaggio controllate i Vostri documenti. La patente non vale per l’espatrio. La vecchia carta di identità, quella cartacea, per capirsi , se viene rinnovata “sportivamente ” dal vostro Comune di residenza ( cioè senza modificare le date di scadenza nel documento ma solo con un timbro ), venite rispediti al mittente. Ocio! Cosa che tra l’altro, a detta di  molti, sarebbe contestabile anche in tutti gli aeroporti dell’ Ue!  Hai voglia a chiamar il consolato!! 

Perchè andare in Bosnia Erzegovina?
Perchè la Bosnia Erzegovina è bella e la sua bellezza nasce dalle sue diversità. Crocevia di culture differenti eredità dell’ Impero Ottomano e dell’ Impero Austro-ungarico. Questa eterogeneità si evidenzia nella presenza sul territorio, di tre delle principali religioni al mondo: i cattolici, principalmente di nazionalità croata,i mussulmani discendenti dagli invasori ottomani e gli ortodossi, prevalentemente di nazionalità serba.
Il paesaggio è profondamente modellato dalla storia e quindi dalle diverse influenze culturali della popolazione che abita queste zone.
Ad oggi, la Bosnia Erzegovina viene ricordata per le atrocità della guerra degli anni 90. Ve le ricordate le vicende della Guerra in Bosnia Erzegovina?
Semplificando. Morte di Tito(1980). Disgregazione della Jugoslavia e dichiarazioni di indipendenza della Slovenia, della Serbia e della Croazia. La Bosnia Erzegovina interessava sia ai Croati che ai Serbi ed entrambi gli stati volevano, ognuno secondo la propria visione, unificare la nazione croata  o la nazione serba.
L’indipendenza della Bosnia Erzegovina fu osteggiata dalla parte serba della popolazione bosniaca. In attesa del riconoscimento internazionale i serbo bosniaci si organizzarono con un loro governo a Banja Luka( Repubblica Serba) per riunire al neonato stato Serbo la parte serba della Bosnia e il Montenegro. I croati bosniaci si organizzarono all’ interno del neo stato indipendente di Bosnia Erzegovina (Comunità Croata).
Dunque abbiamo tre comunità all’interno di un paese, che diventano tre fazioni differenti che si organizzarono ognuna con un proprio esercito, di cui solo uno era l’esercito ufficiale della Repubblica di Bosnia Erzegovina, internazionalmente riconosciuto.
Come se non fosse stato sufficiente a questi si aggiungevano i gruppi paramilitari degli stati vicini e non. Seguì l’embargo dell’ONU, che invitava alla risoluzione pacifica delle controversie ma nonostante ciò cominciarono gli scontri armati e con questi le pulizie etniche. La guerra finì ufficialmente il 21 novembre del 1995 con l’entrata in vigore degli Accordi di Dayton. Nello stesso anno ci fu il massacro di Srebrenica, fatto che portò il conflitto verso la fine anche se ad un prezzo enorme.
Dieci anni dopo, nel 2005, la Bosnia Erzegovina, iniziò gli accordi di pre-adesione all’ Unione Europea fino al 2016 anno in cui ebbe tutti i requisiti per presentare la domanda di adesione all’ Unione Europea.
E’ da dire che nel 2015 la Russia pose il veto alla risoluzione ONU che chiedeva il riconoscimento del genocidio a Srebrenica. Molti paesi, tra cui la Cina si astenettero dal voto. 

Dove andare?
Mostar, Sarejevo, Srebrenica!

#turismocanino Sembra che i cagnolini in questa zona non vengano trattati molto bene. Si sente molto parlare di canili lager e così via. Non ne ho esperienza diretta ma generalizzando posso dire che il numero di cani randagi per le strade della città ( io li ho visti a Sarajevo) è nettamente inferiore a quello della Grecia. 

Se intendete portare il vostro peloso con voi controllate passaporto e  vaccinazioni e informatevi nella vostra Azienda sanitaria di competenza se ci sono particolari problematiche.  Una volta che avete tutto in regola al massimo potrete trovare qualche albergatore poco disponibile .

Viaggiare Sicuri dice :

Si possono introdurre un numero massimo di cinque animali, (di tipo domestico quali cani, gatti, uccelli di ogni specie, roditori e conigli – tranne il pollame che s’importa ai fini commerciali o i volatili che s’importano per i giardini zoologici o i negozi d’animali – pesci tropicali da acquario, anfibi e rettili) accompagnati dal proprietario o da persona da lui delegata e devono essere introdotti non ai fini commerciali, né per essere consegnati ad un altro proprietario. […]
L’animale deve avere il passaporto internazionale o libretto sanitario, rilasciato dal veterinario che attesti l’avvenuta vaccinazione antirabbica (effettuata almeno 30 giorni prima in caso di primaria vaccinazione) e che l’animale è sano e non presenta segni di malattie infettive o non provenga da zone a rischio. L’animale deve presentare altresì il tatuaggio o microchip (transponder) ben visibile ed identificabile elettronicamente.

#fotografia le occasioni di fare fotografia non mancano. Dai paesaggi ai palazzi crivellati di colpi che ancora si possono osservare in alcune zone delle città, alle persone . Consiglierei di non fare gli artisti incompresi e di non fotografare le persone senza chiedere il permesso.

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