L’isola misteriosa e sperduta dove vengono portati a morire cani e gatti

Sull’isola la denuncia degli attivisti porta alla luce anni di abbandoni e crudeltà verso animali indifesi, spingendo a interventi urgenti

Al largo delle coste di Alvarado, nello stato messicano di Veracruz, si trova un isolotto tristemente noto come la “isola dei sacrifici”, un luogo dove, per anni, cani e gatti sono stati abbandonati con l’intento deliberato di lasciarli morire senza alcuna pietà.

Questa realtà è stata portata alla luce grazie al coraggio degli attivisti locali, che hanno documentato il dramma e spinto l’opinione pubblica a chiedere giustizia e interventi concreti.

L’inferno degli animali abbandonati sull’isola di Alvarado

L’isola degli abbandoni di Alvarado è ormai sinonimo di crudeltà e abbandono. Qui, cani e gatti vengono lasciati senza acqua né cibo, in un ambiente ostile e privo di qualsiasi forma di soccorso. La loro condanna è assicurata: nessuno li cerca, nessuno li piange. Questa barbarie è stata denunciata a lungo da Nina Medina, volontaria e fondatrice di Huellitas Saladas, un rifugio impegnato nel salvataggio dei “perros costeñitos”, i cani delle coste messicane. Nonostante le numerose segnalazioni, la questione è rimasta nascosta fino a quando le immagini drammatiche sono diventate virali sui social media, mostrando animali malati, disidratati, e spesso deceduti.

L’abbandono di animali in Messico rappresenta una piaga sociale ancora largamente impunita. Ogni anno migliaia di cani e gatti vengono lasciati in condizioni disperate, spesso in luoghi isolati da cui non possono fuggire, condannati a una morte lenta e dolorosa.

La svolta è arrivata quando Juan Carlos Esquivel, noto attivista e collaboratore di veterinari, ha deciso di agire senza attendere le lungaggini burocratiche. Con l’urgenza dettata dall’arrivo imminente di un ciclone tropicale, Esquivel e il suo team hanno organizzato una missione di salvataggio. Affittando barche, acquistando gabbie e preparando scorte di cibo e personale medico, sono riusciti a recuperare la maggior parte degli animali confinati sull’isola.

Gli animali salvati sono ora in quarantena e sotto stretto monitoraggio veterinario, dove vengono sottoposti a test per escludere malattie infettive. Daniel Azuara, attore e attivista che segue da vicino la situazione, ha confermato che l’intenzione è trasferirli a Città del Messico, dove saranno ospitati in strutture adeguate e proposti per l’adozione. Tuttavia, il lavoro non si ferma qui: le denunce sono state già inoltrate alla Procuraduría del Medio Ambiente dello stato di Veracruz, con la speranza che la Procura ambientale identifichi e persegua i responsabili di questo atroce abbandono.

“Salvare è importante, ma se non si punisce, succederà di nuovo”, ha dichiarato Esquivel, sottolineando l’urgenza di un cambiamento legislativo e culturale.

A migliaia di chilometri di distanza, in Italia, continuano le storie di abbandono e salvataggio. Due cuccioli, Gianna e Pinotto, mix di setter di circa quattro mesi e mezzo, sono stati recuperati da una strada in provincia di Caserta, in condizioni precarie. Affidati all’associazione Italian Setter Rescue, ora si trovano in stallo a Tortona e sono in cerca di una famiglia che possa offrire loro amore e cure.

Costanza Faranda, vicepresidente dell’associazione, sottolinea come questi cuccioli, pur essendo fratellini, possano essere adottati anche singolarmente, purché crescano in un ambiente stabile e affettuoso. Gianna e Pinotto sono vaccinati, microchippati e pronti per l’adozione in tutto il Centro e Nord Italia. L’associazione insiste sull’importanza della futura sterilizzazione per evitare ulteriori cucciolate indesiderate.

Chi desidera adottarli può contattare direttamente l’associazione, dimostrando disponibilità e responsabilità, in modo da offrire ai due setterini una seconda possibilità di vita.