Questa poesia di Whitman è tra le più romantiche di sempre: da dedicare a chi ami

Considerato padre della poesia americana moderna, Walt Whitman celebra l’amore libero e la forza rivoluzionaria dei sentimenti

Nel panorama della letteratura americana, Walt Whitman emerge ancora oggi come una figura imprescindibile, il poeta che ha rivoluzionato la forma e il contenuto della poesia d’oltreoceano. Nel 1855, Whitman pubblicò la sua raccolta più celebre, Leaves of Grass (Foglie d’erba), un’opera che ha segnato una cesura netta con la tradizione poetica classica e che continua a influenzare profondamente il modo di intendere la poesia e la libertà espressiva. Tra i componimenti di questa raccolta risalta la poesia intitolata “Noi due ragazzi stretti ci avvinghiamo”, un inno passionale e coraggioso all’amore vissuto senza paura e senza regole.

Whitman nacque il 31 maggio 1819 a Huntington, Long Island, in una famiglia di origini quacchere, e trascorse un’infanzia segnata da difficoltà economiche e da spostamenti continui, fino a stabilirsi a Brooklyn. Abbandonò gli studi giovanissimo per lavorare come tipografo e giornalista, esperienze che contribuirono a forgiare la sua sensibilità e il suo amore per la parola scritta. Fu proprio questa formazione a consentirgli di sviluppare uno stile poetico innovativo, caratterizzato dall’uso del verso libero, senza le tradizionali metriche rigide, che gli permise di esprimere un linguaggio più immediato, diretto e potente.

La prima edizione di Leaves of Grass, autopubblicata nel 1855, conteneva solo dodici poesie e non riportava il nome dell’autore sulla copertina, ma nel testo il poeta si definiva con orgoglio come un uomo “riottoso, carnale e sessuale”, pronto a celebrare la vita e l’individualità senza filtri. La raccolta si apriva con il celebre poema che in seguito avrebbe preso il titolo di “Song of Myself” (Il canto di me stesso), un manifesto di libertà e di celebrazione del sé.

“Noi due ragazzi stretti ci avvinghiamo”: un inno all’amore e alla libertà

La poesia “Noi due ragazzi stretti ci avvinghiamo” è una delle espressioni più intense della poetica di Whitman. Qui il poeta racconta l’amore tra due giovani che si uniscono con forza e determinazione, pronti ad affrontare il mondo senza paura, sfidando ogni convenzione sociale e ogni norma imposta. I versi sono un susseguirsi di immagini di movimento, energia e ribellione: i ragazzi si muovono “su e giù lungo le strade”, “compiono escursioni a Nord e a Sud”, “mangiano, bevono, dormono, amano”, senza riconoscere “altra legge all’infuori di noi”.

Whitman dipinge un legame che va oltre il semplice sentimento romantico: è un amore che si fa azione, che si scontra con il mondo e lo sfida, un amore che incarna la libertà stessa. Le figure dei “marinai, soldati, ladri” evocano l’idea di identità fluide e di ruoli multipli, simbolo di un’esistenza che rifiuta la staticità e la sottomissione a leggi esterne.

La poesia trasmette una carica di vitalità e di forza che trascende il tempo e lo spazio, un messaggio che risuona ancora oggi con la stessa intensità, testimoniando come il desiderio di libertà e l’amore passionale siano sentimenti universali e senza confini. Questo il testo integrale della poesia:

Noi due ragazzi che stretti ci avvinghiamo,
mai che l’uno lasci l’altro,
sempre su e giù lungo le strade, compiendo escursioni a Nord e a Sud,
godiamo della nostra forza, gomiti in fuori, pugni serrati,
armati e senza paura, mangiamo, beviamo, dormiamo, amiamo,
non riconoscendo altra legge all’infuori di noi,
marinai, soldati, ladri, pronti alle minacce,
impauriamo avari, servi e preti, respirando aria,
bevendo acqua, danzando sui prati o sulle spiagge,
depredando città, disprezzando ogni agio, ci beffiamo delle leggi,
cacciando ogni debolezza, compiendo le nostre scorrerie.