Nascere in queste date significa avere una marcia in più rispetto a tutti gli altri: la “certezza” che sta facendo discutere

Numerose ricerche scientifiche degli ultimi anni hanno evidenziato un fenomeno affascinante: la data di nascita può influenzare in modo significativo lo sviluppo delle capacità cognitive.

In particolare, gli individui nati tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, cioè tra novembre e gennaio, sembrano godere di un vantaggio mentale rispetto ai coetanei nati in altri periodi dell’anno.

Secondo una ricerca pubblicata nel 2024, chi nasce in questo intervallo temporale mostra performance superiori in ambiti fondamentali come la memoria, il ragionamento logico e il problem solving.

Nascere in queste date significa avere una marcia in più rispetto a tutti gli altri: è una certezza

Questi risultati sono supportati anche da dati raccolti in Italia, dove gli studenti nati in autunno-inverno tendono a ottenere voti più alti e a dimostrare un rendimento scolastico migliore rispetto ai compagni di classe nati in altri mesi.

Il motivo di questa correlazione risiede in diversi fattori ambientali e biologici. L’elemento chiave è l’esposizione alla luce solare nei primi mesi di vita, che stimola la produzione di vitamina D, essenziale per il corretto sviluppo cerebrale. Inoltre, la stagione di nascita influisce sull’inserimento nel ciclo scolastico, spesso determinando un’età leggermente più avanzata rispetto ai coetanei nelle prime classi, il che può favorire un migliore adattamento e una maggiore preparazione.

Questa scoperta ha profonde ripercussioni nel campo dell’istruzione e delle politiche sociali. Conoscere il legame tra il periodo di nascita e le capacità cognitive può aiutare insegnanti e famiglie a personalizzare i percorsi formativi, valorizzando i punti di forza di ogni studente in base alla propria collocazione temporale di nascita. Si apre così la possibilità di sviluppare programmi di sostegno mirati per coloro che nascono in periodi meno “fortunati” dal punto di vista cognitivo, contribuendo a ridurre le disuguaglianze educative.

Le istituzioni scolastiche italiane stanno mostrando un interesse crescente verso queste tematiche, sperimentando nuove strategie didattiche che tengano conto delle differenze individuali, incluse quelle legate alla stagione di nascita, per promuovere un’educazione più inclusiva e efficace.

Nonostante i dati supportino questa correlazione, la comunità scientifica invita alla cautela nel considerare la data di nascita come un fattore determinante e unico nell’intelligenza. L’intelligenza è un fenomeno complesso, influenzato da una molteplicità di elementi quali la genetica, l’ambiente familiare, le esperienze personali, la qualità dell’alimentazione e la stimolazione culturale ricevuta.

Studi recenti sottolineano che la stagione di nascita rappresenta solo uno degli input in un sistema molto più articolato di fattori interagenti. L’attenzione si sposta quindi sull’interazione tra fattori genetici e ambientali, e su come questi possano essere modulati per favorire al meglio lo sviluppo cognitivo attraverso una corretta alimentazione, attività fisica e stimoli culturali fin dall’infanzia.